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Bochesmalas

giovedì 24 maggio 2018

The Times They Are A-Changin': governo, basket e rock'n'roll



In queste ore sta nascendo un nuovo governo, inaspettato, innovativo e decisamente alternativo per questa nostra italietta conservatrice, bigotta, ancora afflitta da antiche ideologie anacronistiche, rachitica e arrugginita. Forse si tratta di un'unione un po' forzata tra un movimento nuovo e atipico e un partito più tradizionale, anche se in fase di mutazione, ma in questo momento è quanto di meglio si possa pretendere dal panorama politico italiano.
In attesa che l'embrione cresca e si sviluppi in tanti si stanno divorando i coglioni: innanzitutto il PDiRenzi (prossimo all'estinzione, a tal proposito Piero Angela sta già preparando una puntata speciale di SuperQuark) i soliti giornaloni e giornalistoni - che proprio non riescono a mettersi in sintonia con i cittadini italiani - e i lobbisti e i burocrati di Bruxelles. Il fatto stesso che tutti i programmi tv, i giornali, i cosiddetti volti noti e i padroni delle tv, e soprattutto quelli della UE, stiano traboccando bile e ruggendo come iene, fa ben sperare che questo governo possa essere veramente una buona cosa per il nostro paese.
Comunque anche se il governo guidato da Conte non riuscisse nell'impresa e si andasse a votare a breve, i risultati non potranno essere molto diversi a quelli dell'ultima consultazione elettorale. Se non per un'ulteriore crescita dei Cinquestelle e della Lega (vedi risultati in Valle D'Aosta) e un'altra batosta per la gang di Renzi (vedi ancora la Valle D'Aosta, con il PD e i suoi amici di Forza Italia fuori dalla porta, senza seggi). 
Non c'è niente da fare il PD e la sinistra ormai si sono completamente distaccati dalle esigenze del popolo e ancora di più da quelle dei lavoratori e della classe operaia. Per il maggior partito della cosiddetta "sinistra" gli operai ormai sono diventati i "nemici", gli amici sono la Merkel, Confindustria e i manager. Il PD è diventato un partito snob per gente snob e siccome di snob, vip e benestanti in Italia ce n'è sempre meno, non penso che Renzi e i suoi tirapiedi possano avere grandi speranze per il futuro. Il resto della sinistra non è che faccia molto meglio: ha perso completamente di vista gli italiani e il lavoro; l'unico argomento che li tiene ancora uniti in qualche modo è il business dell'immigrazione con "l'accoglienza" a tutti i costi, senza se senza ma, prima di ogni altra cosa. Così facendo anche loro rischiano l'estinzione o il confinamento in qualche area protetta (centri sociali, centri d'accoglienza, salotti radical-chic e affini).
Intanto che scrivo Conte ha accettato l'incarico del Presidente della Repubblica, ha fatto il suo discorso pubblico mettendo l'accento sul suo servizio per il popolo (e questa è già una notizia) e ha preso un taxi, per giunta pagandolo di tasca propria (e anche questa è una notizia). I tempi stanno cambiando...Finalmente.

Viva il Populismo

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TUTTO quello che c'è qui sotto, ovviamente, non ha alcuna attinenza con quanto c'è scritto sopra

Music:












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Vincenzo Esposito:




Mentre proseguono i playoff degli altri, per soli nordici, alla corte di Sardara arriva "El Diablo", Vincenzo Esposito. Il tecnico casertano arriva a Sassari dopo 3 stagioni a Pistoia, due molto buone e una, l'ultima, così così. Ancora una volta l'acquisto pare molto azzeccato perché il nuovo coach oltre a essere stato un grande (uno dei pochi veri campioni) del basket italiano si è dimostrato anche un ottimo allenatore. A lui il compito di assemblare la formazione per l'annata 2018-2019. Per il momento avrà a che fare con i confermati Bamforth, Pierre e Stipcevic per quanto riguarda gli stranieri e gli italiani Spissu, Polonara, Devecchi, Bucarelli, Rullo e Tavernari. Per quanto riguarda il mercato si sta parlando in questi giorni di Alessandro Gentile, ma mi sembra improbabile, e anche dell'arrivo da Pistoia di Roland Moore e Mian. Ma sono solo voci; è ancora presto per parlare seriamente di nuovi giocatori, anche perché Esposito dovrà valutare il "parco macchine" a disposizione prima di far aprire il portafoglio al presidente Sardara.
Per quanto riguarda i play off devo dire che non mi dispiace affatto che Varese e Cantù, forse i maggiori artefici della nostra esclusione, siano usciti con due secchi 3 a zero. D'altro canto invece mi dispiace per la Cremona di Meo Sacchetti, i Diener e Johnson Odom, e anche per l'uscita di Avellino, che ritengo avesse un gioco migliore rispetto alla squadra di rugby di Trento. A questo punto non mi resta da fare altro che tifare Brescia, non solo per la presenza tra le sue fila di Brian Sacchetti ma anche perché è una squadra simpatica e ottimamente gestita.

Forza Dinamo!









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